Questo trapper non è proprio un cantante come gli altri. Sta diversificando in ogni modo la presenza del suo brand che diventa sempre più ubiquo e redditizio. Ha stretto contratti con Gucci Amazon e Warner e complessivamente ci ha fatto 10 milioni.
Ma non basta. Adesso si è buttato anche nel campo degli yacht trattando con un player del mondo della cantieristica per una partnership molto redditizia. Le mosse di questo abile trapper non devono sorprendere perché l’industria dello spettacolo di oggi è sempre più ricca di opportunità per monetizzare un brand di successo. Ormai il classico merchandising è acquisito anche se esiste e rende tanto. Ormai si può ben dire che le partnership di successo siano esse stesse parte del dello spettacolo. Mettere a segno contratti milionari è parte integrante della narrativa ribelle e allo stesso tempo estremamente materialista di questi artisti.
Un mondo esclusivo e redditizio
Ma ancora non basta perché Achille Lauro non vuole lasciarsi sfuggire il ricchissimo mondo dei non fungible token, vale a dire quei beni assolutamente virtuali, ma anche assolutamente unici che valgono talmente tanto da essere un oggetto di culto. Al giorno d’oggi sono davvero tanti gli artisti che stanno puntando su questa nuova tecnologia e certamente lui non vuole essere da meno. il suo NFT sarà paradossale perché sarà un concerto in un Olimpico vuoto trasformato in un oggetto virtuale ed assolutamente esclusivo. Un modo per guadagnare tanto e allo stesso tempo aumentare la visibilità di un personaggio di grande successo.
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Gli NFT che ormai sono pesantemente nel mirino delle aziende del lusso sono il punto d’incrocio ideale tra ricerca dell’esclusività più assoluta e massimizzazione della visibilità del brand.
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Certamente saranno tanti i cantanti italiani che lo seguiranno e vedremo come si evolverà questo peculiare mercato.