Le borse festeggiano. Quelle USA sono ai nuovi massimi di sempre ed ormai i record non fanno più notizia. I banchieri centrali dal loro eremo esclusivo di Jackson Hole hanno fatto sapere che il tapering sta per cominciare ma che non ci saranno scossoni e tutto sarà fatto con calma senza far del male a nessuno e forse anche senza toccare i tassi.
Ma cosa sta succedendo? Accade che dopo la grande crisi del 2008 è cominciata l’era del danaro facile e le borse hanno cominciato a crescere senza sosta. Poi si è cominciato a parlare di chiudere il rubinetto degli aiuti e i mercati hanno cominciato a borbottare e ad imbizzarrirsi.
La fine di un’era
Poi è arrivata la piaga biblica de Covid e le banche centrali hanno detto: va bene, come non detto, alluvione di denaro come mai prima d’ora. Ma ora la festa è finita. Ma nessuno è tenuto lasciare la sala. Anzi le cose saranno fatte con estrema prudenza. Un passettino alla volta. Senza far arrabbiare i mercati. Si ridurrà l’acquisto di asset da parte della Fed e sul discorso tassi si vedrà. Anche se Powell è stato davvero bravo (è indiscutibile) a comunicare l’inizio del tapering. Anche se la consueta pratica di tastare il terreno prima tramite la pubblicazione delle minute ha attutito il colpo.
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Resta il fatto che il QE è al tramonto ed è il QE, l’alluvione di soldi delle banche centrali che ha portato il mercato a questi livelli.
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Ma quando il tapering entrerà nel vivo, siamo sicuri che le borse non cominceranno ad imbizzarrirsi e che la Fed riesca a chiudere i rubinetti senza dover fare rovinosi dietrofront (che alimenterebbero il panico ancor di più?)