Ma in definitiva le auto blu sono mai davvero diminuite o no? Se ne dicono tante sia per demonizzare l’apparato pubblico che che per esaltare procedure virtuose, ma in definitiva i numeri cosa dicono?
Per anni quello delle auto blu è stato una specie di mantra dell’anti politica. si rimarcava il fatto che mentre la popolazione annaspasse in dificoltà i politici oltre ad avere stipendi elevati potessero anche godere dell’uso di berline di lusso con tanto di autista. Quella delle auto blu era diventata una sorta di immagine stile “mangino brioche”, di una politica lontana e quasi irridente. Non si contano i programmi di moralizzazione della spesa pubblica, ma vediamo insieme come sono poi andate le cose.
I numeri raccontano una storia complessa
Un bel 17,8% per le auto con autista: erano 2.371 lo scorso anno e sono scese a 1.961 nell’anno in corso. Un ottimo dato. Ma questo dato in realtà non fotografa la realtà complessiva delle auto in dotazione alle pubbliche amministrazioni, infatti nel totale queste sono in aumento nell’ultimo anno da 25.668 a 26.627. Una presa in giro dunque? Non proprio. In questo numero sono ricomprese anche le auto senza autista usate dagli uffici tecnici o in generale da tutti quei funzionari che girano sul territorio. Difficile che queste siano percepibili come dei privilegi. Quindi dobbiamo desumere che nell’ultimo anno non si sia fatto nulla contro gli sprechi? Le opinioni sono discordanti, ma il ministro Brunetta rivendica un buon risultato negli ultimi 10 anni.
Leggi anche: Un post di Ronaldo su Instagram vale più di due vite di stipendio: numero 1 al mondo
Il ministro ricorda che 10 anni fa le auto a disposizione della pubblica amministrazione erano in un colossale numero di 600.000. Un numero abnorme confrontando con le meno di 30.000 attuali.
Leggi anche: Prezzo del metano fuori controllo: a settembre mazzata in bolletta luce e gas
Dunque un trend di lungo periodo virtuoso che forse oggi però ha perso smalto. Alcuni notano che dopo anni virtuosi, gli enti pubblici siano tornati sordi ai richiami al risparmio e ci sia il rischio di un nuovo aumento della flotta.