Il tartufo è un bene estremamente pregiato può rendere davvero tanto. Ma quello che è successo in Ciociaria è davvero troppo.
Il tartufo è una materia prima veramente preziosa e varie zone d’Italia vedono gli esperti arricchirsi da questa particolare materia prima. Può capitare che la concorrenza tra i vari ricercatori divenga serrata. Tuttavia finché si mantiene nell’alveo della correttezza può andare bene. Ma il caso che si è posto dinanzi alla Procura di Cassino e quanto meno preoccupante. I carabinieri Forestali di Atina hanno scoperto vari cani avvelenati in varie zone della Ciociaria famose per il tartufo.
Una lotta sleale
I militari hanno acclarato che i cani erano stati avvelenati da bocconi avvelenati appositamente posti a mo’ di trappola. E’ la Val Comino, non lontana dal Parco Nazionale d’Abruzzo ad essere stata teatro di queste macabre scoperte. Il tartufo è un bene che suscita appetiti anche spesso poco puliti. Questo fungo assai prezioso ha spinto evidentemente alcuni ricercatori senza scrupoli a preparare Bocconi avvelenati. Secondo i militari i cani ammazzati hanno uno scopo intimidatorio.
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Chi si è reso responsabile di questi avvelenamenti evidentemente voleva mandare un messaggio chiaro agli altri ricercatori. Anzi i militari sottolineano che purtroppo non è la prima volta che Assistono a gesti intimidatori così cruenti.
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Ascoltando i militari si comprende come spesso si sviluppino vere e proprie faide tra i tartufai che ovviamente nulla hanno a che vedere con questo prodotto così rinomato.