Vediamo come funziona la riduzione dell’affitto. Il progetto si chiama “programma per la concessione di contributi destinati alla rinegoziazione dei contratti di locazione”. È a disposizione di questa misura ci sono un milione di euro per quest’anno.
E’ la Regione Emilia Romagna ad aver creato questo importante contributo che mira a mitigare i problemi abitativi in questo periodo così difficile per tante famiglie. Questo provvedimento mira ad aiutare quelle famiglie che non ce la fanno a pagare l’affitto erogando un contributo fino a €4000 ai proprietari degli immobili. In concreto questo contributo va da un minimo di €1500 a un massimo di €4000 e come unico requisito c’è che l’inquilino presidente nell’alloggio abbia un ISEE entro i €35000. Ci sono due vie per avere questo bonus. Si tratta di due fattispecie molto diverse.
Come averlo: due vie
La prima riguarda gli sconti concessi sull’affitto, ad imitazione del bonus nazionale. La seconda via mira a ristorare chi sia passato verso un tipo di contratto che viene maggiormente a favore dell’inquilino. Il primo è che vi sia stata una riduzione di almeno il 20% e per almeno sei mesi sull’importo del canone. Nel primo caso al proprietario andrà un rimborso del 70% del mancato introito ma con un tetto fissato €1500. Ma se il contratto dura oltre 18 mesi il contributo arriva al 90% e il tetto sale sensibilmente a €3000. L’altra possibilità è che si sia modificato il contratto da quello libero a quello cosiddetto concordato.
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Dunque se il contratto viene trasformato da quello in regime di libero mercato a quello concordato, allora il tetto massimo sarà di €4000 e il rimborso che spetterà al padrone di casa sarà pari all’80% del mancato guadagno.
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Misure come queste sono particolarmente preziose in questo periodo che vede un’incertezza sul futuro sempre più marcata e sottolineata da numerose associazioni di categoria.