L’aereo elettrico è in quella fase embrionale nella quale si trovava l’auto elettrica qualche anno fa. Tutti ci scommettono, molti sanno che progressivamente diventerà il futuro, ma pochi hanno il coraggio di fare il primo passo.
L’altra faccia della medaglia è che scommettere su uno di quei pochi potrebbe voler dire guadagnare potenzialmente tantissimo. Ma come si sta muovendo questo particolarissimo mercato che per ora è seguito solo da super esperti? Vediamolo insieme perché in prospettiva il guadagno potrebbe essere davvero forte. Le grandissime compagnie aeree come Boing ragionano in maniera sostanzialmente vecchia. Si dividono i loro immensi committenti producendo aerei sempre nella stessa maniera. Si tratta di aerei molto inquinanti e progressivamente si sa che ci saranno delle limitazioni al loro esercizio, ma per il momento semplicemente si va avanti così.
Chi immagina il futuro
Ma esistono delle aziende di dimensioni minori che sono molto più rampanti ed ambiziose. Una di queste è Eviation. Con il suo aereo elettrico Alice, Eviation sarà la prima compagnia a far volare un aereo elettrico negli Stati Uniti come aereo di linea. Tra l’altro nel 2024 dovrebbe lavorare come cargo DHL. In realtà si tratta di un aereo piuttosto piccolo che trasporta 9 persone oppure 1,2 tonnellate a 400 chilometri l’ora. L’aereo Alice rappresenta un punto di svolta in questo mercato. Rappresenta quel l’inizio di una timida maturità che fa subito scattare gli allarmi degli analisti finanziari. Questo perché fino ad oggi tutti i voli fatti con propulsione elettrica erano poco più che romantici e pionieristici esperimenti mentre invece questo aereo ha tutte le carte in regola per funzionare in modo regolare.
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Per onestà bisogna dire che gli 800 km che può percorrere Alice fanno sorridere rispetto ai 6000 km di un qualunque aereo tradizionale.
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Eppure questo aereo con i suoi limiti rappresenta una realtà commerciale utilizzabile su tratte brevi o addirittura brevissime. Infatti in Eviation ci tengono a lavorare a ragionare fuori dagli schemi e vogliono sperimentare tratte super brevi quasi più assimilabili a quelle della tanto desiderata e sognata auto volante.
