L’associazione nazionale delle famiglie datrici di lavoro domestico che ha come acronimo Domina, ha fatto un’interessante analisi circa l’impatto del covid sull’evoluzione del lavoro domestico.
Importante notare come nonostante il covid sia stato estremamente negativo per l’occupazione, il lavoro domestico sia rimasto un’isola felice. Come sappiamo tutti il covid ed i lockdown hanno colpito duramente l’occupazione. Invece il lavoro domestico ha conosciuto un aumento davvero notevole. Ciò colpisce per due ragioni. Innanzitutto perchè erano anni che il settore non cresceva e dunque una crescita proprio in questo momento così critico non può non sorprendere. Colpisce anche l’entità della crescita perché parliamo di un + 7,5%. In particolare l’associazione sottolinea come il picco delle assunzioni si è avuto proprio durante il primo lockdown ed il secondo.
Le regioni d’oro
Sicuramente le restrizioni dovute al covid hanno reso ancor più prezioso il già importante lavoro dei collaboratori domestici. Questo è stato un elemento forte nel decidere di rivolgersi con tanta convinzione a questo tipo di lavoro. Se è vero che il numero maggiore di assunzioni si registra in Lombardia e nel Lazio, ma è una leadership consolidata. I picchi di crescita più importanti si sono avuti in Campania. La Campania è seguita in questa peculiare classifica dalla Puglia e poi dalla Basilicata.
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I picchi in queste regioni sono stati veramente spettacolari. Le assunzioni sono cresciute addirittura del 66% in Campania. In Puglia e Basilicata sono raddoppiate. L’associazione sottolinea che questo dato è molto positivo ed incoraggiante.
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Tuttavia questo è proprio il momento di richiamare il governo a fare di più in termini di sgravi fiscali per consentire l’emersione di un nero che diviene ogni giorno più intollerabile e che colpisce tanti lavoratori.