L’industria della pubblicità è uno dei business più redditizi al mondo. E tutti noi ne facciamo parte. Siamo consumatori, siamo fruitori ma, non basta. Siamo anche quelli che continuamente danno informazioni ai maghi della pubblicità su quello che vogliamo comprare, quanto siamo disposti a pagarlo e quali strategie della pubblicità stanno funzionando e quali altre sono da modificare.
Queste informazioni valgono oro e le lasciamo in giro continuamente attraverso la nostra navigazione attraverso la nostra interazione con il web e col mondo delle App. Dunque in sostanza, siamo noi che permettiamo questa industria e che forniamo anche ai raffinati algoritmi di Google, Facebook ecc, tutte le informazioni più preziose per farci comprare tutto quello che vogliono loro. La questione è che peraltro tutte queste informazioni le forniamo gratis. Non soltanto diamo informazioni di grande valore, ma non ci ricaviamo neppure nulla. E’ da questo punto di partenza che nasce un browser molto particolare che si chiama Gener8. Vediamo un po’ di cosa si tratta.
Informazioni in cambio di premi
Innanzitutto Gener8 è un browser pensato per varie piattaforme, ma deve trattarsi di piattaforme desktop. Si può utilizzare sia su Windows che su Mac Os, ma per adesso per il mobile non c’è niente. Ovviamente sarà l’utente a scegliere se vuole dare i suoi dati o no. Se non vuole dare i suoi dati dovrà scegliere la modalità privacy altrimenti dovrà disinserirla e lì partirà tutto un meccanismo di remunerazione. Inutile dire che è la modalità che consente le ricompense, quella che attira di più l’interesse.
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Con la modalità ricompensa, si danno in giro i propri dati: è quella che mette al bando ogni prudenza e ogni privacy e consente di guadagnare dei punti da convertire in buoni Amazon o in altre forme di remunerazione. Non mancano tutte le varie idee serventi tipiche di questo tipo di business, vale a dire “se porti un amico guadagni punti extra”, eccetera.
Per i fondatori questo browser è un elemento di trasparenza dunque chi ha creato il browser punta sul discorso guadagni, ma punta anche sulla consapevolezza.