I millennials sono soggetti fragili dal punto di vista economico. Sono a rischio e non sanno gestire entrate e risparmi. Si moltiplicano gli allarmi in questo senso da parte di vari istituti di ricerca e giornali specializzati. Cerchiamo di capire meglio.
Non è una novità che i millennials siano una generazione economicamente fragile. Tra l’altro la loro fragilità economica si ripercuote sul sistema, facendoli diventare una sorta di anello debole. A cosa è dovuta questa fragilità: quali cause ne sono alla base? Diciamo che i millennials sono venuti su in una stagione nella quale gli equilibri del mondo tradizionale, quello dei nonni, quello che vedeva nella prudenza e nel risparmio due autentiche stelle polari della vita, si era ormai completamente eclissato. I millennials, di conseguenza sono nati in un mondo completamente consumistico e disancorato da qualsiasi logica, per così dire tradizionale. I millennials sono figli dei boomer e si sono trovati a vivere in un periodo storico molto particolare. Se da un lato si sono formati in un periodo che aveva nel consumismo una sorta di valore. Dall’altro hanno vissuto sulla loro pelle, anche se da spettatori la grave crisi del 2008 la precarizzazione del lavoro e la pandemia di covid. Hanno interiorizzato un disagio esistenziale ed un senso di precarietà piuttosto forti.
Cattive abitudini pericolose
Sono numerosi gli studi che sottolineano una sorta di schizofrenia nei consumi di questi soggetti. E’ da questa sorta di schizofrenia che deriva la loro fragilità e la loro difficoltà orientarsi nel mondo del risparmio della corretta gestione delle entrate. In particolare Businessinsider ultimamente punta la lente sulle abitudini di spesa pericolose dei millennials.
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Particolare il giornale sottolinea come le piccole comodità che si ripetono nel tempo e gli oggetti di notevole valore costituiscano il vero tallone d’Achille della programmazione di spesa dei millennials. Per piccole comodità si intende il non disdire abbonamenti da servizi di streaming che alla fin fine non si utilizzano o l’abitudine al Delivery complusivo.
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Non costa nulla cucinare in casa, ma può consentire di mangiare più sano e di risparmiare parecchio nel lungo termine e sembra essere questo il problema dei millennials: non rendersi conto che piccole abitudini sbagliate che importano un costo ripetitivo hanno un impatto sistemico sul bilancio personale e familiare.