C’era una volta il bonus sposi. Una interessante detrazione della quale beneficiavano tutte le coppie che decidevano di sposarsi. Era un bonus piuttosto corposo che consentiva di detrarre davvero tanti soldi per tutte le voci di spesa relative al matrimonio.
Un bel 25% di risparmio su qualsiasi spesa sostenuta: catering e servizio fotografico, fiori ed abiti: praticamente tutto veniva ricompreso nel totale per il quale si poteva chiedere il rimborso. Insomma il governo Conte intendeva dare un aiuto corposo alle coppie. Ma ora è stato cancellato dall’attuale esecutivo. Tuttavia è stato creato un bonus nuovo per certi versi simili simile ma per altri completamente diverso. Il bonus matrimoni ed è stato introdotto col decreto sostegni bis.
Il bonus matrimoni riguarda lo stesso ambito della vita ma in realtà ne beneficiano soggetti completamente diversi. Dunque gli sposi non beneficeranno più di alcun rimborso e neppure risparmi. Al contrario a beneficiarne saranno tutte quelle aziende che lavorano nell’organizzazione dei matrimoni. Vediamo meglio di che si tratta in realtà il settore del Wedding è stato colpito con un intensità estrema dalla pandemia ed i danni in questo comparto sono stati enormi. Si tratta di un contributo a fondo perduto; ovviamente però ci sono dei paletti per ricevere questo bonus. Innanzitutto è riservato ad aziende ma anche a singole partite iva purché ruotino attorno a questo mondo. Secondo requisito è che azienda o singolo professionista del wedding abbiano sede in Italia.
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Si dovrà il Codice Ateco di appartenenza che riconduca al settore, ma devono anche dimostrare una diminuzione del fatturato nell’ultimo anno. Sposta la sua attenzione dalle coppie alle imprese e mette a disposizione una copertura da 60 milioni diminuzione dell’introito questa diminuzione beneficerà di un rimborso al 30%.
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Dunque più che un impulso alla spesa questo bonus è da intendere come una misura di salvataggio di un comparto, dunque è molto diverso dagli altri che mirano a stimolare la spesa.
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