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Ricchi, maledettamente ricchi nonostante il Covid. Le azioni che possono cambiarti la vita, davvero

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Salvatore DiMaggio

La stampa ha inventato l’acronimo FAANG semplicemente perchè elencarle sempre diventava noioso e ripetitivo. Tanto le star sono sempre loro. Invincibili, lungimiranti e perennemente in crescita. Ma come mai?

Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google. Ecco il paniere perfetto che negli ultimi anni è cresciuto sempre. Un po’ perchè sono gli artefici della rivoluzione dei servizi su internet e un pò perchè sotto questi noti loghi si nasconde una giungla di società innovative che stanno progettando rivoluzioni ancora sconosciute al grande pubblico ma che incoraggiano molto gli analisti di borsa.

L’indice FAANG che in realtà non esiste ma è solo la sommatoria delle performance dei cinque cavalli di razza, batte sistematicamente l’S&P 500 ed averle nel paniere è d’obbligo per qualsiasi fondo.

Ma quanto vale e soprattutto quanto cresce questo indice virtuale. Veramente tanto. I re pionieri della nuova economia beneficiano di quella crescita impetuosa tipica delle età dell’oro. I numeri parlano da soli. I FAANG hanno messo a segno un rialzo spaventoso del 1.160% in 5 anni. Non abbiamo sbagliato a scrivere: il rialzo è stato di tale impatto.  Hanno polverizzato l’indice S&P 500, che pure ha fatto davvero bene di addirittura undici volte.

Una vittoria continua con qualche rischio

Sono cifre spaventose, ma ci sorprendono davvero? Queste aziende sono entrate nelle abitudini di consumo di tutto il pianeta, sono diventate monopolista di settori che sovente hanno creato o modificato irrimediabilmente.

Ma i FAANG rappresentano un rischio sistemico? Se ne discute da anni, ma non c’è accordo tra gli analisti. Vediamo di cosa si tratta.

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La crescita stratosferica di questi cinque colossi li ha portati a rappresentare una percentuale importante del flottante della borsa USA. Qui sta il problema. La diversificazione è un elemento virtuoso di una borsa. Il fatto che lo scivolone di una singola azienda o di poche aziende possa mettere in crisi tutto il listino è problematico e crea nervosismo. 

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E’ questo l’altro lato della medaglia. Vendite deludenti dell’iPhone o una multa ad Amazon, lo abbiamo visto in questi giorni, rendono rosso il listino per giorni. Ma resta il fatto che chi punta su di loro vince sistamenticamente.

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