Il settore bancario è in costante trasformazione ed i correntisti sono costretti a star dietro alle notizie delle novità introdotte continuamente. Spesso non sono positive e stavolta è il turno dei clienti di Poste Italiane.
Negli ultimi mesi sono tanti i cambiamenti dei quali abbiamo dovuto tenere conto sul fronte dei soldi. Il governo ha preso di mira il contante ed i bancomat. Alcune banche si stanno trasformando per ridurre i costi anche in seguito a condizioni stressanti per il comparto.
Anche i correntisti di Poste italiane devono far fronte a delle novità certamente poco gradite. Vediamo quali.
Questo 2021 ha portato uno stop notevole nelle erogazioni dei servizi di questo popolare istituto al quale tantissimi italiani affidano i propri risparmi. Ma anche i propri investimenti. Infatti è proprio sul fronte degli investimenti che è giunto lo stop più impattante per i correntisti: dal primo gennaio 2021 sono terminate le operazioni di trading online per i correntisti. E ora?
Che fare con il trading online chiuso?
I clienti di Poste italiane privati del servizio trading online hanno varie opzioni. In teoria possono ancora commerciare titoli tramite il loro istituto, ma solo allo sportello. Tuttavia sappiamo bene che chi si è abituato a fare trading tramite il web difficilmente torna indietro.
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Non è solo una questione di comodità e di abitudine: sappiamo bene che alcune operazioni di trading hanno bisogno di certi tempi di esecuzione rapidi che chiaramente il dover andare allo sportello e mettersi in coda, certamente non consentono.
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Dunque l’altra possibilità è quella di trasferire i propri titoli ad un’altra banca. Poste Italiane offre delle banche amiche che suggerisce ai clienti per l’operazione di migrazione, ma ovviamente il correntista è libero di scegliere in base alle proprie valutazioni.