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PostePay, attenzione: c’è una tassa che si applica se non tieni sotto controllo saldo e giacenza

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Salvatore DiMaggio

Postepay è una scommessa vinta da parte di Poste Italiane. Questa carta ricaricabile, leggera e adatta anche ai giovani ha subito fatto breccia nel cuore degli italiani. Dal 2000 ad oggi è cresciuta senza senza sosta divenendo uno standard: addirittura un modo di dire.

Postepay cambia
Postepay cambia (unsplash)

Una carta che puoi ricaricare di quanto vuoi, di quanto puoi, magari anche in un punto Sisal. Una ventata di freschezza e di leggerezza in un mondo percepito come più complesso e più business, specie dai più giovani.

Ma ora cosa accade a tutto questo mondo? La Postepay vince anche sul fronte del risparmio. Non a caso è uno strumento leggero anche dal punto di vista dei costi. Ma ciò è destinato a cambiare e non in positivo. Anche su questo strumento arriva l’imposta di bollo dovuta su tutti i conti con giacenza superiore a 5000 euro. Si tratta di 34,80 euro, come i conti bancari. Ma vediamo di capire meglio di che si tratta.

Tasse e giacenza

La questione è tutta legata alla giacenza complessiva nel corso dell’anno. Se si supera come sommatoria complessiva nell’arco dell’anno la citata soglia dei 5000 euro, ecco scattare anche sulla Postepay la sgradita imposta di bollo. 

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I clienti Postepay possono correre ai ripari in vari modi. Il più semplice è monitorare la giacenza sulla carta con più attenzione e tendo a mente la soglia dei 5000 euro.

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In alternativa si può affiancare alla carta qualche altro strumento prepagato o digitale. Dal duemila ad oggi ne sono nati tanti che magari possono evitare all’utente di incappare in questo balzello.  

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