Mario Draghi è un personaggio complesso che impone i suoi tempi, i suoi modi ed il suo stile in qualsiasi prestigiosa istituzione approdi. Un dirigismo forte di una competenza indiscutibile che imprime un carattere inconfondibile ai suoi mandati.
AdnKronos ha fatto i conti in tasca al premier chiamato a gestire il paese in piena pandemia. In 5 mesi le spese di viaggio di Draghi tra le varie missioni nazionali ed internazionali ammontano ad 84.000 euro. Si tratta di una cifra contenuta rispetto ad altri presidenti del consiglio che costringevano le casse dello stato a volumi di spesa molto più intensi. Ma già come capo della BCE Draghi aveva attirato l’attenzione della stampa per i suoi spostamenti da “uomo comune”.
Un esempio concreto. A marzo, a Bergamo si è tenuta la Giornata in memoria delle vittime del Covid. Vi ha partecipato anche Draghi spendendo complessivamente la cifra poco in linea con le prsssi istituzionali di 900 euro: Appena 330,90 euro per gli spostamenti. Fanno quasi sorridere i 20,40 euro percepiti dal Presidente del Consiglio a titolo di “indennità di missioni nei casi previsti dalla legge”.
Uno stile di comunicazione
Ma per Draghi il low profile è uno stile a tutto tondo che vale dalle spese alla comunicazione: minimale, calibrata. Abituato a comunicare poco e sempre in modo studiato a non twittare ed evitare mezzi poco ortodossi.
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Ferruccio De Bortoli ha osservato che quando si cerca di intervistare Draghi, in realtà sono più le cose che lui riesce a sapere dal giornalista che quelle che l’intervistatore ottiene da Draghi.
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E’ questo l’approccio che ha portato questi 5 mesi di missioni ad una spesa complessiva di 56.000 euro. Una spesa poco allineata con la maggior parte dei predecessori. Perché anche il budget è comunicazione.